Foto in Vendita: Dopo le Proteste Instagram Ci Ripensa

Foto in vendita: dopo le proteste Instagram ci ripensa.Ammettiamolo, su Facebook non si parla d’altro: Instagram ha aggiornato le proprie politiche sulla privacy scatenando malumori e cancellazioni di massa dal social network. Se poi a questo ci si aggiunge anche la cattiva informazione si può arrivare a rivolte popolari.

Le prime polemiche iniziarono al momento dell’acquisto di Instagram da parte di Facebook: il caro Mark non saprà giocare in borsa ma sa fiutare molto bene gli affari e ne sono prova gli incrementi di Instagram non solo nel numero di utenti registrati, ma anche nel traffrico generato dalle foto (nonostante le “fughe” di utenti semplicemente perché avevano il timore che un social così “perfetto” come Instagram potesse distruggersi nelle grinfie del giovane miliardario), che però non basta ad una società che offre i suoi servizi in maniera completamente gratuita e in un modo o nell’altro deve monetizzare e come se non con la pubblicità.

È ovvio che l’acquisto è stato fatto per un motivo ben preciso che non è sicuramente il voler entrare in possesso di milioni di foto ma quello di guadagnare ed è per questo che Instagram, sotto l’ormai totale controllo di Facebook, ospiterà le pubblicità nell’applicazione mobile e sui profili del portale, dovrà pur dare un senso al miliardo di dollari (UN MILIARDO DI DOLLARI) speso da quest’ultimo.

Ma quindi a cosa è dovuto questa modifica della privacy su Instagram e che conseguenze porterà? Semplice. La pubblicità sul social network fotografico sarà ovviamente “mirata” e si adatterà quindi ad ogni singolo utente.

Per rendere possibile questa personalizzazione Instagram raccoglierà e salverà i dati sulla posizione geografica e sugli interessi generali, magari tramite tag delle foto ma NON verranno assolutamente venduti le nostre foto, anche perché chi comprerebbe ma soprattutto chi venderebbe delle immagini che possono detenere altri diritti con il rischio di super cause? La risposta è nessuno!

E poi (parliamoci chiaro) chi è interessato a foto di gatti che dormono o alle foto di una pizza con filtro Lo-Fi? Il reale utilizzo delle informazioni sarà per possibili utilizzi commerciali, null’altro.

Niente di diverso dalla pubblicità che ci affligge su Facebook, su Google, su Youtube e tutto l’ecosistema di internet. A questo punto eliminare l’account da Instagram dovrebbe significare eliminarsi dai social network dove descriviamo la nostra giornata come si svolge, si è svolta o svolgerà, non utilizzare più i motori di ricerca in quanto anche questi raccolgono informazioni su posizione, interessi e sulle stesse ricerche per inviarci pubblicità mirata, bisogna essere coerenti, o no?

Fonte: fanpage.it
Photo Credits: ZDNet

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